La Tribuna di Treviso

August 30th, 2012 | Posted by SalottoMusicale in Eventi | Treviso | Vittorio Veneto

Vittorio Veneto rilancia l’operetta e i fasti di Lehàr

Il 6 settembre in scena “La Vedova Allegra”. Andrea Binetti: «Storia attuale tra intrighi e default»

di Alessandro Valenti

“La Vedova allegra” di Franz Lehàr, nata al Theater an der Wien di Vienna il 28 dicembre del 1905, segna la seconda tappa del “Salotto Musicale” al Teatro Da Ponte di Vittorio Veneto, giovedì 6 settembre alle 21. Il capolavoro con Anna Glavary e il Conte Danilo, sarà proposto – con una selezione delle migliori arie e duetti – dal tenore Andrea Binetti, erede riconosciuto e apprezzato dell’arte che fu di Sandro Massimini. Binetti sul palco fungerà da narratore della vicenda vestendo i panni di Njegus. Con lui ci saranno il soprano Annalisa Massarotto (Anna Glawary), il baritono Omar Camata (Conte Danilo), Simonetta Baldin (Valencienne) e il tenore Filippo Pina Castiglione (Camille de Rossillon). Arrichisce la rappresentazione l’Ensemble d’archi diretto da Federico Brunello, al pianoforte, composto da Massimiliano Simonetto primo violino, Germana Pinarello secondo violino, Andrea Moro viola, Giulia Sfoggia violoncello e Daniele Carnio contrabbasso. Conduce la giornalista Cristiana Sparvoli. Andrea Binetti si augura che alla sua città, Trieste, sia consentito di ritornare ai fasti di un tempo del Festival Internazionale della piccola lirica, ora al tramonto.
L’operetta può aiutare a riscoprire il tema del “sogno”. «La massima “Mai uccidere i sogni! “ è sempre stata la benzina della mia vita. Chi non sogna ha già finito di vivere. L’operetta aiuta a sognare per il semplice motivo che ha sempre il lieto fine e quindi ti fa credere e sperare nel fatto che ci sia sempre una soluzione a tutto, magari attraverso musiche coinvolgenti, trascinanti e romantiche».
Come legge la definizione “piccola lirica”?
«L’operetta è definita erroneamente “piccola lirica”. Sono due spettacoli diversi: l’operetta è senza dubbio la forma di spettacolo più ricca in assoluto dove l’artista deve saper cantare, recitare e ballare».
Quale è l’attualità della Vedova Allegra?
«La delicata storia d’amore fra la signora Glawary ed il conte Danilo è una delle più rappresentate al mondo! Una storia quanto mai attuale, fatta di intrighi, di interessi, di corna familiari e scambi di coppia, ma soprattutto di stati sull’orlo di un crack finanziario o per usare un termine moderno di un default».
Cosa pensa della figura del Njegus?
«E’ una specie di collante, di ago della bilancia fra le disgrazie economiche e quelle umane, una sorta di traghettatore non degli inferi, ma della missione “lieto fine”… un ruolo che mi gratifica».
Un sogno per il futuro della musica.
«Spero in un Italia che abbia voglia di investire in cultura vera, nella musica, nei teatri, nelle mostre d’arte, una società che possa mostrare il meglio di se esaltando le proprie eccellenze, le proprie tradizioni, senza “scimmiottare” a tutti i costi tutto quello che ci arriva dall’America, che per quanto ci sforziamo sanno fare bene solo loro».
Nell’intermezzo dello spettacolo, il Salotto Musicale – come da consuetudine – offrirà un rinfresco agli spettatori nella hall del teatro, per brindare ai fasti di Lehàr con gli spumanti di Cantina Ponte e i dessert del Mastro Cuciniere. Biglietto d’ingresso 10,00 euro intero e 7,00 ridotto, in prevendita nei negozi “La Cioccolateria di Serravalle” e “Sentieri” di via Martiri della Libertà a Vittorio Veneto. Informazioni e prenotazioni: tel. 392.5206701, email salottomusicaletreviso@gmail.com.

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